"Un nuovo partito autonomista, con un nome nuovo e un simbolo nuovo, per ridare fiducia a un elettorato spaventato, disorientato, disilluso, infelice". E' il messaggio che il neo presidente dell'Union valdotaine progressiste, Giuliano Morelli, lancia all'indomani della sua elezione, chiamando a raccolta tutte le forze autonomiste, dall'Union valdotaine alla Stella alpina, da Alpe al Mouv' e a Pour notre Vallée. "Ma soprattutto - aggiunge - il mio è un messaggio rivolto ai cittadini che credono negli ideali autonomisti". "In questa fase - spiega Morelli - le forze autonomiste hanno l'acqua alla gola, non hanno più la capacità di condizionare l'elettorato. C'è stata una sorta di 'guerra civile' per il potere la cui vittima eccellente è proprio l'elettorato. Bisogna costruire un nuovo polo partendo dalla base dei movimenti. Non deve essere un unico movimento che fagocita gli altri, deve essere un nuovo progetto. Lavorerò in questa direzione e se non ci riuscirò allora riterrò concluso il mio mandato". Tempi? "Adesso c'è un appuntamento elettorale da affrontare - conclude - e credo che gli autonomisti debbano avere un proprio candidato. Spero che si possa raggiungere un'intesa tra tutti in autunno. Il patrimonio autonomista non può andar perso per mancanza di volontà delle persone a mettersi d'accordo. Sarebbe uno spreco esagerato, specie in quest'epoca".
Uv, storia movimento non si può cancellare - "Ritengo che il problema non siano i 'contenitori' come detto da Morelli, ma il contenuto. E' un po' semplicistico dire che il problema sono i movimenti, sono le persone ed i personalismi che hanno danneggiato i movimenti autonomisti in questi anni. Ovviamente io stesso ho messo al centro del mio documento programmatico la ricomposizione dell'area autonomista e abbiamo iniziato a lavorarci dal giorno dopo il congresso con risultati anche importanti. Dobbiamo continuare a lavorarci seriamente e sono certo che con Morelli potremo fare un buon lavoro. L'identità e la storia dei movimenti è però un punto importante che non può, e non deve, essere cancellato con un colpo di spugna, anche se questa storia magari è stata macchiata da passaggi molto difficili". Così Erik Lavevaz, presidente dell'Union valdotaine, commenta la proposta dell'Uvp di costituire un unico polo autonomista.
Pnv punta a Laboratorio Autonomia - "Siamo di fronte ad una nuova fase politica che si apre, una fase importante. Se a queste dichiarazioni del neo presidente Uvp seguiranno azioni che porteranno allo scioglimento dei movimenti e dei gruppi autonomisti per costruire un Laboratorio dell'Autonomia, allora siamo interessati ad avviare una fase di vero rilancio e di cambiamento di questa regione". Così Leonardo La Torre, vice coordinatore di Pour Notre Vallée, commenta la proposta dell'Uvp di costituire un unico polo autonomista.
Alpe, passaggio da fare ma prematuro - "E' un passo in avanti un po' eccessivo. Il processo è da fare, ma è prematuro parlare di un nuovo partito e di un nuovo simbolo. Prima bisogna creare un sentimento e un percorso, passando dalla campagna elettorale per le Europee, per vedere se il progetto è realizzabile tra le forze autonomiste e in che modo. E' comunque giusto lanciare un messaggio di questo tipo". Così Roberto Cuneaz, presidente di Alpe, commenta la proposta dell'Uvp di costituire un unico polo autonomista.
Stella alpina, cercare soluzione che unisca e non divida - "Noi siamo per cercare soluzioni che uniscano e non dividano. La proposta di Uvp fa parte di un percorso che abbiamo cominciato ad analizzare da quando il 16 novembre 2018 le quattro forze autonomiste hanno firmato il documento politico che ha poi portato, il 10 dicembre, al governo Fosson. Si è più volte affrontata la tematica di un nuovo contenitore autonomista unico o di una federazione delle attuali forze autonomiste. Entrambi i modelli con una previsione di forte rinnovamento negli attori. Noi siamo per scegliere tutti insieme il modello migliore". Così Carlo Marzi, segretario di Stella alpina, commenta la proposta dell'Uvp di costituire un unico polo autonomista.
Mouv', prima occorre parlare di programmi - "E' senza dubbio un'idea interessante, ma prima di parlare di partiti nuovi o di riunificazioni vorremmo sapere quali sono i contenuti, le prospettive, il programma, meglio ancora qual è la Valle d'Aosta che si vuole costruire. Per ora manca la sostanza. Solo su uscite di questo genere non si può costruire nulla". Così Mauro Caniggia, presidente di Mouv', commenta la proposta dell'Uvp di costituire un unico polo autonomista.
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