Dopo l'annuncio della Regione Valle d'Aosta di un'azione giudiziaria per rientrare in possesso del Palazzo Cogne, il Ccs invoca la necessità di un "dialogo bonario e costruttivo". "Riteniamo che i toni si stiano surriscaldando oltre il necessario - spiega il presidente del circolo Giorgio Giovinazzo - e anziché investire tempo e risorse nella ricerca di spazi alternativi e soluzioni a favore della comunità si preferisce avviare un contenzioso giudiziario". Giovedì prossimo sarà convocato un consiglio direttivo del Ccs con all'ordine del giorno la sospensione delle attività entro giugno e la programmazione di "azioni propedeutiche" al rilascio dei locali giudicati inagibili. In programma vi è anche il trasferimento provvisorio in un'altra eventuale sede "che l'amministrazione vorrà mettere a disposizione e concedere in comodato allo storico Circolo", aggiunge Giovinazzo.
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