Nato per la costruzione di pareti all'interno di appartamenti, il sistema SpeedyBrick dell'ingegnere valdostano Flavio Lanese - una sorta di mattoncini simili ai Lego ma di grandi dimensioni - si è evoluto e ora permette di realizzare muri portanti di edifici anche oltre i 10 piani. La nuova versione si basa sulla medesime caratteristiche tecniche della precedente, ovvero assemblando moduli attraverso un incastro meccanico e elementi in acciaio che li legano tra loro. Il risultato è un'armatura estremamente resistente che unisce pareti, solai e tetto.
"Il sistema - spiega Lanese - permette ora di costruire l'intera struttura di un edificio in modo molto più rapido rispetto alle tecniche di costruzione tradizionali, anche di quelle basate sulla prefabbricazione di pareti in stabilimento. Inoltre non è richiesto l'impiego di mezzi di trasporto pesante né impianto di cantiere (gru, ponteggi) ma un paio di operai con un trabattello in pochi giorni possono 'montare' una casa". Un'altra delle caratteristiche del sistema è la reversibilità: in caso di modifiche, o di rimozione completa della struttura, i moduli possono essere smontati e riutilizzati per nuove realizzazioni. La versione per solaio e tetto è stata ribattezzata SpeedyFloor. "La valenza ecologica - aggiunge Lanese - è data sia dal materiale di elezione che costituisce i moduli (il legno è la materia prima più rigenerabile in natura) sia dal fatto che con SpeedyBrick non si deve mai demolire e smaltire i materiali di risulta ma si può smontare e riutilizzare i moduli infinite volte. Il sistema è quindi ora pronto per essere industrializzato e commercializzato anche a livello internazionale e, in quest'ottica, sto cercando partners interessati".
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