Il gruppo Iren - multiutility italiana attiva principalmente in Piemonte, Liguria ed Emilia - ha rinnovato la manifestazione d'interesse a dar vita a un'aggregazione industriale degli 'asset rinnovabili' di Iren e Compagnia valdostana delle acque in capo a un'unica società partecipata al 50% ciascuno. Lo ha appreso l'ANSA.
La lettera di intenti è stata trasmessa oggi alla Regione Valle d'Aosta, azionista al 100% del gruppo Cva tramite Finaosta. Dall'aggregazione nascerebbe il secondo operatore nazionale nel settore idroelettrico, una società interamente green e a controllo pubblico.
Boero, forte valenza industriale progetto Cva - "Ci sono forti convergenze tra Iren e Cva, entrambe a controllo pubblico e contigue territorialmente. L'ipotesi avanzata da Iren di progetto aggregativo ha una forte valenza industriale e al contempo garantirebbe la più alta valorizzazione di Cva rispetto a qualsiasi altra opzione oltre a un significativo introito straordinario per la Regione Valle d'Aosta". Lo ha dichiarato all'ANSA il presidente Iren, Renato Boero, aggiungendo: "La nuova società, con sede in Valle d'Aosta, potrà svolgere un ruolo di leader sul piano nazionale e potrà non solo valorizzare le professionalità già esistenti ma anche assicurare uno sviluppo dell'occupazione e del territorio della Valle". "Siamo ben consci che un concreto piano industriale comune - ha concluso - non potrà che nascere da un lavoro congiunto con la Regione ed è per questo che auspichiamo di poter avviare quanto prima un costruttivo confronto di merito che metta a fuoco e recepisca le esigenze prioritarie del territorio valdostano".
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