A meno di un mese dal referendum comunale a La Thuile (Aosta) sulla realizzazione di un tunnel di collegamento con la Francia, nella zona del Piccolo San Bernardo, in Valle d'Aosta si accende il dibattito su quest'opera. A chiederla è un comitato che sabato scorso si è incontrato con il gruppo di francesi che sostiene il progetto.
Il collegamento tra La Thuile e la valle della Tarantaise (Savoia) in estate è assicurato dal colle del Piccolo San Bernardo, chiuso in inverno per la neve. Si vorrebbe così un traforo (sarebbe il quarto tra Italia e Francia dopo Tenda, Frejus e Monte Bianco) che garantisca tutto l'anno il flusso turistico, escludendo però il traffico pesante. Ci si aspetta ricadute positive per le stazioni dei due versanti, soprattutto per quella valdostana che conta 487 mila presenze di turisti contro i 15 milioni del lato francese. Ma non mancano le preoccupazioni di carattere ambientale legate alla prospettiva di un aumento delle auto in questa zona alpina.
"Credo che la Valle d'Aosta debba cogliere questa opportunità per avere un ulteriore collegamento internazionale per aprirsi verso il mercato straniero", spiega Christian Manfredi, presidente del comitato promotore.
"Se il referendum del 20 ottobre non passa chiudiamo questa scatola e non ne parliamo più, ma se dovesse passare si dovrebbe aggiornare lo studio già realizzato nel 2004 per capire quanto costerebbe il tunnel, dove dovrebbe passare e quale livello di transiti ci si può aspettare", commenta Roberto Cognetta, consigliere regionale che sabato ha partecipato all'incontro transfrontaliero, assieme al collega Stefano Aggravi, a un delegato dell'assessore regionale al turismo e ai rappresentanti del Comune di La Thuile.
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