La procura di Aosta disporrà l'autopsia sul feto perso a seguito dell'incidente stradale dello scorso 4 ottobre a Nus da una donna quarantenne, di origine nordafricana e residente in paese, che era al sesto di mese di gravidanza. L'incarico sarà conferito venerdì dal pm Francesco Pizzato al professor Antonio Osculati dell'università di Pavia. Dalle indagini è emerso che il feto, vivo all'arrivo della donna in ospedale ad Aosta, era morto alcune ore dopo.
Sono indagati per aborto colposo il ginecologo chiamato in pronto soccorso dopo l'incidente e la trentunenne di Nus alla guida del Fiat Doblò che - in base agli accertamenti dei carabinieri - aveva invaso la corsia opposta della statale 26 provocando il frontale. La donna, che era stata dimessa dopo una visita, è inoltre indagata per lesioni stradali, anche nei confronti della cinquantenne di Nus che guidava l'utilitaria Kia con a bordo la donna in gravidanza. Sul monovolume c'era anche un minore, che aveva riportato una policontusione.
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