Entro cinque anni un valdostano su
25 potrà conoscere il proprio genoma e beneficiare di una
'medicina di precisione' personalizzata. Lo prevede il progetto
di ricerca '5000 genomi per la Valle d'Aosta', la prima
mappatura su larga scala realizzata da una regione italiana.
Sarà gestita da un consorzio pubblico-privato nel quale sono
presenti alcuni grandi nomi della ricerca italiana (l'Istituto
italiano di tecnologia di Genova e la Città della salute e della
scienza di Torino), l'azienda informativa Engineering D.hub,
oltre che l'Università della Valle d'Aosta e l'Osservatorio
astronomico regionale. La dotazione finanziaria è di 21 milioni
e mezzo in cinque anni, di cui 12 milioni provenienti dalla
Regione Valle d'Aosta tramite i fondi strutturali Ue Fesr e Fse.
Il centro di analisi genomica e big data, che nascerà
nell'Espace Aosta, alle porte della città, mapperà a partire dal
2020 circa mille genomi all'anno su persone affetti da malattie
del neurosviluppo, neurodegenerative e oncologiche.
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