/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus:ristoratore guarito,mi sono mancate piccole cose

Coronavirus:ristoratore guarito,mi sono mancate piccole cose

"C'è ancora paura, ci vorrà un po' a farla andare via"

AOSTA, 16 aprile 2020, 16:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Quest'esperienza mi ha fatto capire l'importanza delle piccole cose. Come uscire di casa per andare a comprare il pane, incontrare parenti e amici. Mi mancano gli abbracci delle persone care. C'è ancora paura, ci vorrà un po' a farla andare via". Christian Giovinazzo, 47 anni, ristoratore di Aosta, è guarito dal coronavirus e da qualche giorno sta cercando di tornare alla vita normale.
    "Ho cominciato a stare male il 10 marzo - racconta - con un po' di febbre e tosse. Avevamo già deciso di chiudere il ristorante a seguito del Dpcm. Dopo qualche giorno ho chiamato il 112. La febbre saliva fino a 39 e scendeva. Siccome riuscivo a respirare bene i medici mi hanno detto di aspettare per il tampone. Poi la situazione è peggiorata e mi hanno portato all'ospedale in ambulanza". "Sono stato ricoverato in un reparto Covid - prosegue - dove c'erano già una sessantina di pazienti. Ero in camera da solo. Mi sentivo abbastanza bene. Avevo dei libri e potevo telefonare. Ho apprezzato la gentilezza e l'accortezza di medici e infermieri. Quando la saturazione è migliorata, qualche giorno dopo, mi hanno dimesso, era il 19 marzo".
    Una volta a casa è iniziato un nuovo isolamento. "Abbiamo dovuto prendere delle precauzioni - spiega - come dormire in letti separati. Io mangiavo da una parte, mia moglie e i figli da un'altra. Loro stavano sul divano a guardare la tv e io a distanza su una sedia. Credo che anche loro siano stati positivi ma sempre asintomatici". "Non so come ho preso il contagio - conclude - forse durante un viaggio a Madrid, forse lavorando al ristorante, forse banalmente facendo la spesa. Mi sono fatto un sacco di domande. Alla vigilia di Pasqua è arrivata l'ufficialità che sono guarito. Una bella soddisfazione. Prima di questa vicenda volevo perdere qualche chilo, con la malattia mi sono trovato più 'leggero' di otto chili".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza