Trentamila euro erogati a 95 famiglie o persone in difficoltà, per aiutarle nelle spese primarie, a fronte di 40 offerte ricevute per oltre 25 mila euro, e più di 200 chiamate (al numero verde numero verde 800909216) da parte soprattutto di chi si è trovato improvvisamente senza lavoro e "senza sostegni pubblici" (lavoratori stagionali a chiamata, persone che stavano effettuando un tirocinio, precari, persone con contratto in scadenza e non rinnovato).
Sono alcuni dei numeri forniti dalla Caritas diocesana per testimoniare il proprio impegno in Valle d'Aosta durante l'emergenza coronavirus.
"A tutte le persone che stanno contribuendo con generosità e discrezione" va "il nostro più sentito ringraziamento: ogni euro raccolto viene interamente destinato a persone o famiglie in difficoltà", fa sapere l'organismo della Cei. Inoltre, "per aiutare i piccoli artigiani o le piccole attività che hanno subito una temporanea sospensione a causa dell'emergenza sanitaria, la Caritas valuta la possibilità di acquistare in anticipo beni o servizi, che saranno poi erogati quando le attività potranno riprendere e che avranno come beneficiari persone e famiglie in difficoltà". Ad esempio, potrebbe acquistare oggi 40 tagli di capelli da una parrucchiera e poi, una volta finita l'emergenza, offrire il servizio a chi è in difficoltà economica.
Sono mantenuti, infine, la mensa 'Tavola amica' - che tutti i giorni distribuisce pasti da asporto a circa 60 persone - e i due dormitori che ospitano 20 utenti in tutto e che restano aperti 24 ore su 24 per consentire loro di non dover uscire. In questa strutture, oltre alla cena e alla prima colazione normalmente distribuiti, durante l'emergenza si è aggiunto anche il pranzo, grazie ad un progetto della Cooperativa Noi e Gli Altri finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta.
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