Il gup di Aosta Davide Paladino ha
rinviato a giudizio Fabrizio Fournier, di 56 anni, di
Saint-Vincent, accusato di propaganda e istigazione a delinquere
per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Il
processo è in calendario il 10 dicembre prossimo. Su due
cancelli di accesso alla propria casa - affacciati su una strada
pubblica - Fournier aveva fatto installare, secondo la procura
di Aosta, un'aquila nazista e dei triangoli usati sulle divise
degli internati. Simboli di 'esoterismo' per la difesa. E' poi
accusato di aver pubblicato su facebook dei video con contenuti
negazionisti e di aver inviato via whatsapp link a filmati
sempre di carattere negazionista accompagnati da commenti come
"le camere a gas sono delle bufale" o "sono stati passare per
mostri persone che non lo erano come il grande Adolf Hitler".
Infine Fournier - che si faceva chiamare 'Nazi' - secondo gli
inquirenti ha pubblicato su facebook una sua foto mentre fa il
'saluto romano' e nei messaggi con gli amici si lamentava del
fatto di essere nato il 27 gennaio, 'Giorno della Memoria'. Le
indagini della Digos della questura di Aosta, coordinate dal pm
Francesco Pizzato, risalgono al 2018.
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