Si scalda il clima della campagna elettorale in Valle d'Aosta in vista delle Regionali del 20 e 21 settembre. Ad accendere la miccia è stato il deputato Paolo Tiramani, capogruppo Lega in commissione di Vigilanza Rai, in merito alla candidatura di Luciano Caveri, direttore dei programmi Rai della Valle d'Aosta (lista Vda Unie). "La sua candidatura è la dimostrazione di come certa parte politica consideri l'impegno nell'azienda di Stato: poco più di una poltrona, ben retribuita dai soldi dei cittadini, da scaldare e da mollare al primo scranno disponibile" attacca Tiramani, che rincara la dose: "Quarant'anni in Rai e quattro legislature in Parlamento con addirittura un sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ruoli onorati grazie all'aspettativa concessa a chi ha altro incarico: più che di un servitore dello Stato, questo sembra il curriculum di chi cerca di mantenere una poltrona sempre pronta dovesse mai andar male qualcosa. Questo però non è il modo corretto di intendere un ruolo strategico e di grande responsabilità in Rai com'è quello da lui ricoperto".
Secca e stizzita la replica di Caveri: ""L'aspettativa per mandato politico è un istituto previsto dalla legge per tutelare tutti i lavoratori dipendenti che decidono di dedicare parte della propria vita alla 'cosa pubblica'. Nel caso specifico dei deputati, come Tiramani dovrebbe sapere, richiedere l'aspettativa non è una facoltà, ma di un obbligo di legge. Non ho beneficiato di alcun trattamento privilegiato in tutti gli anni che ho fatto politica e ho versato di tasca mia i contributi. Quest'attacco è fazioso e non lo tollero proprio per la serietà dimostrata in passato ed anche in questa circostanza: dall'atto della presentazione della mia candidatura sino alla consultazione elettorale, come richiesto dalla Rai ai propri dipendenti candidati in tutte le consultazioni elettorali di settembre, non sarò in servizio. Sinceramente mi sfugge perché la Lega abbia deciso di attaccarmi mentre taccia sul candidature ben più scandalose in Italia e in Valle d'Aosta".
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