"Gli applausi erano fuori luogo? Probabilmente si. Forse qualcuno si è fatto prendere dall'emozione avendo visto Marco completamente distrutto dalla sua triste situazione, ma sicuramente tutto ciò era a sostegno di Marco e non contro qualcuno, se invece qualcuno lo avesse fatto per altri motivi io sicuramente disapprovo e ne prendo le distanze". Lo scrive su Facebook l'ex consigliere comunale di Aosta Vincenzo Caminiti (candidato alle prossime elezioni regionali nella lista di Vda Unie) in merito alla polemica sul suo sostegno all'imputato Marco Sorbara (ex consigliere regionale, oggi ai domiciliari) al momento dell'arrivo in Tribunale per un'udienza del processo Geenna sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta.
"Su Marco, da quando è iniziata questa brutta storia, ho tenuto sempre - aggiunge - una posizione chiara, trasparente e pubblica. Certo le mafie sono una montagna di m..., ma qui parliamo di solidarietà umana, soprattutto di genitori, parenti e amici, che proprio per la condizione giudiziaria di Marco, può avvenire solo davanti al tribunale nei giorni delle udienze".
Caminiti inoltre ricorda di essere l'ispiratore dell'Osservatorio per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata del comune di Aosta. "Io rispetto il lavoro delle forze dell'ordine, della magistratura e degli avvocati, rispetto le sentenze e soprattutto non condanno nessuno prima che le stesse non siano pronunciate" conclude.
La lista Vda Unie aveva preso le distanze da Caminiti: "Ritieniamo del tutto inopportuna la manifestazione di solidarietà ad alcuni imputati del processo Geenna. Sarà lo stesso candidato Vincenzo Caminiti a spiegare le ragioni di carattere personale che lo hanno spinto ad essere presente.
Scelta che non condividiamo". per l'ex presidente della regione Luciano Caveri, anche lui candidato nella lista Vda Unie, "applaudire degli imputati in attesa di giudizio sotto un Tribunale è sbagliato e pure come scelta difensiva è nefasta".
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