"La Valle d'Aosta ha la possibilità di emanciparsi dalle dinamiche perverse di potere del Governo centrale facendo valere l'autonomia che tante forze politiche portano nel nome e nel programma e di dare così al sistema scolastico valdostano la stabilità e la progettualità che sono ingredienti imprescindibili dell'eccellenza". Lo scrivono, in una nota, i 'Professori senza cattedra'. "A luglio la Valle d'Aosta è stata l'unica regione d'Italia - si legge - a non riaprire le graduatorie di istituto adducendo motivazioni organizzative e lo ha fatto sulla base della propria autonomia: alla luce del numero incalcolabile di errori e di incongruenze che si sono verificati su tutto il territorio nazionale, la regione Valle d'Aosta ha avuto ben ragione a far valere la propria specificità giuridica, e quindi non si comprende per quale motivo nei mesi scorsi l'Assessorato abbia sempre escluso a priori l'impiego dell'autonomia per indire un suo percorso di formazione e reclutamento del personale docente, più costruttivo per la professionalità degli insegnanti, più realistico nell'attuale stato di emergenza dato dal protrarsi della pandemia e meno dispendioso a livello organizzativo".
I "Professori senza cattedra" si mettono "a disposizione di tutte le forze politiche della nuova legislatura per collaborare a un piano strategico non solo per la risoluzione dell'emergenza ma per risolvere le criticità croniche da cui la nostra Regione è stata contagiata per non aver esercitato per tempo l'autonomia sancita a livello di Statuto".
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