La "questione Cva" non può "essere ridotta a una discussione circa la proprietà della società e neppure limitata all'orientamento della sua politica aziendale", ma la "portata della decisione riguarda il futuro dell'intera Valle d'Aosta, società e territorio". E' quanto sottolineano in una nota Carola Carpinello, Paolo Gino, Ezio Roppolo del Comitato 'Giù le mani dalle acque e da Cva'.
Nel momento in cui il tema del futuro della società idroelettrica regionale è sul tavolo delle trattative politiche per la formazione di una nuova maggioranza, il comitato sottolinea: "Una Cva anche solo parzialmente privata non sarebbe mai disponibile ad offrire energia pulita a un prezzo migliore rispetto al mercato nazionale, non sarebbe mai nella posizione di investire per la mitigazione dei cambiamenti climatici e per lo sviluppo socioeconomico del nostro territorio".
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