/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: sindacato medici, rischio default sistema sanitario Vda

Covid: sindacato medici, rischio default sistema sanitario Vda

Già 10 medici positivi,"in pericolo anche ambulatori territorio"

AOSTA, 03 novembre 2020, 19:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se in Valle d'Aosta la situazione continua dal punto di vista epidemiologico in questo modo" c'è "il rischio di uno scenario 4, di implosione, di default del sistema sanitario". E' l'allarme di Riccardo Brachet Contul, medico chirurgo ospedaliero, segretario regionale del sindacato Anaao Assomed per la Valle d'Aosta.
    Sono già una decina medici ospedalieri positivi al coronavirus, alcuni dei quali sintomatici. "La cosa grave è che sono colleghi che non possono lavorare, e quindi curare. Con l'aumentare dell'onda epidemica e con l'attuale carenza d'organico" - circa 60 unità delle 400 previste - "rischiamo di diventare un ospedale Covid: tutto il personale, già sotto organico, diventa a disposizione del Covid e non riusciamo più ad assicurare i servizi, sia di medicina sia di chirurgia, per tutte le altre patologie di cui la popolazione è affetta". Inoltre, aggiunge il dottor Brachet Contul, "a breve ci sarà probabilmente la chiusura anche degli ambulatori sul territorio".
    Occorre quindi intervenire "in qualche modo, con un lockdown, con una limitazione, un controllo dei contagi che si può fare solo tramite misure di responsabilità civica", anche perché "senza la salute non c'è lavoro, non c'è attività produttiva".
    Per il segretario del sindacato "la cosa preoccupante è che chi non doveva dormire ha dormito e non ha fatto minimamente tesoro del periodo di marzo e aprile. Adesso la situazione è critica a livello di territorio e di ospedale e purtroppo siamo solamente ai primi di novembre, e c'è tutto l'inverno davanti".
    In Valle d'Aosta la carenza di circa 60 medici ospedalieri - "dovremmo essere 400 ma siamo circa 340" - si riversa su "quasi tutte le specialità, a partire da Malattie infettive, che ha un organico inferiore del 50%, Pneumologia del 33%, Radiologia di almeno il 50%, ma anche Ortopedia".

Barmasse, eccessivo parlare di default - "E' una situazione importante, tutto dipenderà dalle misure che metteremo in campo e dagli effetti che avranno. L'impatto del Covid è stato molto importante. Per ora la struttura regge ma a medio termine potrebbe avere problemi. In questa situazione però parlare di default mi sembra eccessivo". Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse, rispondendo ai sindacati in merito all'emergenza coronavirus e ai suoi riflessi sull'ospedale Parini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza