Le polveri sahariane sono tornate nel cielo della Valle d'Aosta. "A differenza del fenomeno del 6 febbraio, che è stato molto evidente per via delle nevicate e piogge arancioni, oggi il cielo - fa sapere l'Arpa Valle d'Aosta - è diventato lattiginoso e i nostri strumenti hanno rilevato la presenza delle polveri, non essendo state depositate al suolo per effetto del dilavamento dell'atmosfera".
Il fenomeno è stato accertato tramite uno strumento (Lidar) che si basa sull'emissione verticale in atmosfera di un fascio laser. Innocuo per il traffico aereo e l'uomo, arriva a raggiungere una distanza dalla terra di 15 km. L'apparecchio, spiega l'Arpa, "rispetto al monitoraggio tradizionale effettuato tramite centraline per misurare la concentrazione di inquinanti a pochi metri dal suolo, offre preziose informazioni relative alla distribuzione verticale (profilo) dell'aerosol e contribuisce alla comprensione delle dinamiche di trasporto di masse d'aria su scale spaziali di centinaia di chilometri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA