/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: processo Geenna, 4 indagati per falsa testimonianza

'Ndrangheta

'Ndrangheta: processo Geenna, 4 indagati per falsa testimonianza

Chiusa inchiesta su ex manager Casinò,impresari e madre detenuto

AOSTA, 19 marzo 2021, 14:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura di Aosta ha chiuso l'inchiesta per falsa testimonianza aperta nel dicembre scorso, dopo la trasmissione degli atti del processo Geenna con rito ordinario da parte del presidente del tribunale, Eugenio Gramola.
    Sono indagati l'ex dirigente della Casinò de la Vallée Valter Romeo, i fratelli Daniele e Luciano Cordì, Pasqualina Macrì.
    Era stato lo stesso tribunale a segnalare indizi del reato a carico dei quattro testimoni. Il fascicolo è affidato al pm Luca Ceccanti.
    Alessandro Giachino, all'epoca collega di Romeo (poi divenuto direttore delle pubbliche relazioni al Casinò di Montecarlo) e nel settembre 2020 condannato a 11 anni per associazione mafiosa nel processo Geenna, si offrì per provare a vendere un orologio Bulgari da 2.500 euro che il manager voleva cedere.
    Quell'orologio però passò a Marco Fabrizio Di Donato (uno dei vertici della locale di Aosta per il gup di Torino, che lo ha condannato a 9 anni) e da allora Romeo non lo ha più rivisto, senza incassare denaro. Dai colloqui tra Marco Di Donato, Alessandro Giachino ed Antonio Raso (condannato a 13 anni) emerge che volevano "consegnarlo a Rosario Strati in pagamento di un debito pregresso". Romeo "è risultato così intimorito" da Marco Di Donato e "dai suoi sodali" da "non avere neppure il coraggio di interpellarlo" e per "evitare qualsiasi problema al riguardo ha addirittura preferito, a distanza di anni dall'accaduto, rispondere genericamente e con reticenza alle domande" in aula.
    I fratelli Cordì, secondo il tribunale di Aosta, hanno ricevuto "un preciso avvertimento di natura mafiosa" dal gruppo Raso-Di Donato, che chiedeva loro di affidare a un cognato di Raso dei lavori edili: sentiti come testimoni hanno però riferito di una situazione di "assoluta normalità" mantenendo fede al "codice d'onore 'ndranghetista".
    La vicenda di Pasqualina Macrì riguarda la somma di 100 euro ricevuta - dopo l'arresto di suo figlio Luigi Fazari - da parte di Antonio Raso, per il tramite della madre, sua vicina di casa a San Giorgio Morgeto. Il passaggio di denaro è una forma di "assistenza agli affiliati detenuti" ma la testimone ha voluto far credere al tribunale che fosse destinato "alle brioches dei figli del Fazari".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza