La sospensione dei collegamenti aerei tra il Marocco e l'Italia a causa della pandemia "è un grave problema perché la comunità marocchina è, da sempre, una delle più numerose tra i lavoratori provenienti da fuori dei confini comunitari". Lo sostiene Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti Valle d'Aosta, sottolineando che in Valle d'Aosta per la stagione estiva arrivano annualmente oltre 400 lavoratori da diversi paesi (al primo posto c'è la Romania con 150 arrivi circa, seguita dai 140 lavoratori provenienti dal Marocco, 30 dall'Albania e 90 circa dagli altri paesi del Nord Africa e dell'est europeo).
"In Valle d'Aosta - aggiunge Nicoletta - questi sono i mesi in cui le aziende zootecniche si dotano del personale che dovrà poi salire in alpeggio per la cura degli animali e la lavorazione del latte. Si tratta di mestieri delicati, che richiedono una specializzazione, tanta esperienze oltre ad una spiccata capacità di adattamento per le dure condizioni di vita che il lavoro in montagna richiede".
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