Solo due mesi fa sfiorava i parametri della zona bianca e ora ripiomba nella zona rossa dopo una sola settimana in 'arancione'. In Valle d'Aosta il contagio da Covid-19 continua a correre: l'incidenza dei contagi è passata da 249 casi (ogni 100.000 abitanti) della settimana tra il 19 e il 25 aprile a 265 casi della settimana dal 23 al 29 aprile.
I numeri del monitoraggio dell'ultima settimana risultano però in lieve miglioramento e l'indice Rt puntuale è sceso da 0,94 a 0,82. Anche la classificazione complessiva di rischio è scesa da 'moderata' a 'bassa ad alta probabilità di progressione'.
"Andremo in zona rossa per 15 tamponi positivi - commenta l'assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse - e se ne avessimo avuti 15 in meno saremmo passati in zona gialla.
Purtroppo in una regione piccola come la nostra numeri del genere fanno la differenza. Il paradosso è che tutti gli altri parametri, dall'indice Rt alla pressione sulle strutture sanitarie, sono estremamente bassi".
Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, ha firmato una nuova ordinanza: da lunedì prossimo è consentita l'apertura delle attività commerciali di dettaglio e di servizi alla persona, così come è previsto nella zona arancione, ma sono previste limitazioni alla mobilità tra comuni.
Il ritorno nella 'zona rossa' ha comunque provocato una levata di proteste nella regione alpina, da destra a sinistra, dai sindacati alle associazioni di categoria. La Cgil ha parlato di "una sconfitta della politica" mentre la ConfCommercio ha fatto un appello ai cittadini a "rispettare le regole": "Siamo davvero stanchi, esausti, demotivati, scoraggiati - si legge in una lettera aperta - perché siano noi a pagare per l'imprudenza e l'inciviltà di troppi irresponsabili. Chiediamo un forte giro di vite nei controlli dei trasferimenti, dei comportamenti, del rispetto dei diritti altrui".
Fratelli d'Italia, che scenderà in piazza ad Aosta per chiedere lo stop al coprifuoco, chiede le dimissioni del presidente della Regione e dell'assessore regionale alla sanità. A sinistra, invece, Adu propone la creazione di Covid Hotel "per evitare il contagio domestico".
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