"Affinché possa attivarsi a difesa del patrimonio naturale nazionale ed europeo" le associazioni Comitato Ripartire dalle Cime Bianche, Club alpino italiano, Cipra Italia, Mountain Wilderness, Wwf, Legambiente VdA, Federazione Pro Natura e Lipu hanno inviato una segnalazione al alla Direzione Patrimonio Naturalistico del Ministero della Transizione Ecologica per tutelare il vallone dove si sta valutando il progetto di costruire un impianto di risalita.
"Né la Regione Autonoma Valle d'Aosta, né la società Monterosa spa hanno ritenuto di dare un pur minimo cenno di riscontro alla Diffida inoltrata il 5 dicembre 2020 con la quale si chiedeva motivatamente di non dare corso all'affidamento dello studio di fattibilità per il collegamento funiviario nel Vallone delle Cime Bianche. L'Amministrazione regionale ha negato alle Associazioni l'accesso al parere rilasciato nel merito della diffida dall'Avvocatura regionale e più volte menzionato pubblicamente in Consiglio regionale, adducendo la motivazione che si tratterebbe di semplice corrispondenza interna agli uffici. Inoltre lo studio Montecno di Bolzano, affidatario della valutazione di fattibilità, ha ritenuto di non dare un pur mimino cenno di riscontro alla Lettera aperta inviata in data 2 settembre 2021, con la quale si chiedeva preliminarmente una verifica del divieto di realizzare "..nuovi impianti di risalita a fune e nuove piste da sci" nell'area oggetto di valutazione".
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