"È evidente ormai che a riempire gli
ospedali ed a finire in rianimazione sono in prevalenza coloro
che hanno rifiutato il vaccino sin dall'inizio o coloro che
hanno troppo atteso fra la seconda e la terza dose, non
prendendo sul serio gli appelli". Lo scrive sul suo blog
l'assessore all'Istruzione della Regione Autonoma Valle d'Aosta
Luciano Caveri, che si dice addolorato nel "leggere di morti
'no-vax', come avvenuto con la giovane donna valdostana per una
malattia conseguenza del virus o a Trento con un paziente che ha
rifiutato di essere intubato e ci ha lasciato la pelle. Scelte
soggettive che ricadono sugli altri, perché i non vaccinati non
solo sono più a rischio, ma sono più contagiosi e dunque un
pericolo per la comunità".
Per Caveri è ancora troppo elevato in Valle d'Aosta il numero
di "irriducibili, il cui comportamento peserà nelle prossime
settimane sulla classificazione della nostra Regione con rischi
di chiusure con danni enormi per la nostra economia. Per non
dire dei disagi già esistenti nel settore scolastico per
percentuali di vaccinazioni troppo basse ad esempio nella fascia
fra i dodici ed i diciotto anni".
"I peggiori - scrive ancora Caveri - restano i militanti
'duri e puri' che non si limitano ad essere coerenti con una
scelta sconsiderata, chiusi nella loro ideologia, ma manifestano
nel tentativo di fare proselitismo per la loro causa ed accusano
gli altri di essere degli stupidi. In più - aspetto peggiore -
fanno le vittime e si atteggiano a perseguitati. Per finire poi
ad essere curati da quei sanitari che ormai da troppo tempo
devono sgobbare per un'emergenza che ha stravolto le nostre
abitudini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA