(di Alessandra Baldini)
Come in passato il New York Times
pubblica la lista dei 52 luoghi del pianeta da visitare
nell'anno appena cominciato e stavolta tre località italiane -
Chioggia, Courmayeur e Napoli - sono incluse nella lista che
comprende mete remote e altre dietro l'angolo per i newyorchesi:
tra queste Queens, il sobborgo oltre l'East River con i suoi
ristoranti etnici che "mettono il mondo sul piatto al prezzo di
un biglietto della metropolitana". La chiave delle scelte è il
turismo sostenibile in cui anche "i visitatori possono fare una
differenza", spiega il quotidiano presentando la nuova hit
parade di "destinazioni di viaggio per un mondo cambiato".
Chioggia, una "Venezia in miniatura" in realtà più antica
della Serenissima, viene proposta come "deliziosa alternativa
per un viaggiatore alla ricerca di destinazioni meno note",
scrive il quotidiano. Il New York Times osserva che, mentre
Venezia si preoccupa di venire nuovamente sopraffatta dal
turismo di massa dopo la fine della pandemia, la visita ad altri
luoghi della Laguna ricchi di cultura come Chioggia "può
contribuire ad allentare la pressione". Una "valvola di scarico
dunque per gli eccessi del turismo", dunque.
Passando a Courmayeur, il New York Times elogia gli sforzi fatti
dagli amministratori locali per conservare il fragile ecosistema
dei ghiacciai creando un equilibrio turismo e conservazione
dell'ambiente. Quanto a Napoli, è una scelta che potrebbe
sembrare scontata in quanto per antonomasia il capoluogo campano
è sulla lista dei luoghi da vedere prima di morire (la famosa
'bucket list'). Ma per Napoli il futuro è "precario", osserva il
quotidiano, citando uno studio recente: senza interventi, la
città rischia di trovarsi davanti a 55 giorni di caldo estremo
entro il 2049 che potrebbero quasi raddoppiarsi entro il 2081.
"La buona notizia è che alcuni napoletani stanno rimboccandosi
le maniche" e che le autorità incoraggiano i turisti a visitare
la città a piedi".
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