"L'iter di approvazione della norma" è in fase "istruttoria" e "al momento è ancorato alle necessità di reperire e avere tutti i pareri della amministrazioni statali coinvolte": ad oggi mancano soltanto quelli di "Arera e del Mef". Lo ha detto il presidente della Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto della Regione Valle d'Aosta, Massimo Occhiena, in riferimento all'iter della norma di attuazione per la regione in materia di derivazione delle acque.
Audito in Commissione parlamentare per le questioni regionali, Occhiena ha spiegato che "la norma sarebbe composta da quattro articoli, dettando disposizioni in materia di subconcessioni d'acqua a qualunque uso siano destinate". In questo senso "lo schema di norma di attuazione, particolarmente sentito all'interno della Regione Valle d'Aosta nei suoi rapporti con lo Stato, prevede un tempo ristretto ai fini di una legge regionale che disciplini le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni, prevedendo il diritto in capo alle Regione di ritirare quote di energia ai produttori a vantaggio dei servizi pubblici sul territorio regionale e in particolare rispetto a determinate categorie di utenze". Inoltre è previsto "il potere di disciplinare con modalità flessibili rispetto alla normativa statale i canoni di derivazione determinati con legge regionale, tenuto conto ovviamente conto della potenza nominale media di concessione". Infine "rispetto ai rapporti con l'autorità per l'energia elettrica gas e sistema idrico la norma di attuazione introduce un sistema di consultazione preventiva per gli atti di regolazione del sistema idrico, naturalmente in armonia con la giurisprudenza costituzionale che ha riconosciuto esclusiva competenza legislativa e amministrativa delle regioni a statuto speciale e delle province autonome".
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