"I costi insostenibili del gas e dell'elettricità in Italia e il conflitto in Ucraina minano la stabilità delle imprese bloccate da sfiducia e pessimismo". Il grido d'allarme arriva da Michele Biza, Presidente Altre Industrie Manifatturiere Confindustria Valle d'Aosta che aggiunge: "Il pericolo è la chiusura forzata di molte attività, oltre ad un ulteriore aumento dei prezzi da parte degli imprenditori a causa del conseguente rincaro delle materie prime".
A soffrire non sarà solo il settore manifatturiero con uno scenario poco roseo nei prossimi mesi dove "le tariffe si alzeranno ulteriormente e le aziende avranno grande difficoltà a riversare tutti i costi sul prodotto e sul mercato", ma anche quello "della ristorazione, del commercio e della ricettività".
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