Un centinaio di studenti delle scuole superiori, insieme ai loro insegnanti, si sono ritrovati nei giardini Emilio Lussu di Aosta, di fronte al palazzo di giustizia, in occasione della 27/a giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera.
"Il nostro territorio - ha detto Donatella Corti, referente di Libera Valle d'Aosta, prima che i ragazzi leggessero i nomi delle vittime innocenti delle mafie - deve essere nostro fa tutti i punti di vista, non solo ambientale ma anche culturale.
La lotta alla mafia è una lotta di culture, di coscienze, ecco perché il tema della manifestazione 'Terra mia coltura/cultura".
Per questo "abbiamo la responsabilità di coltivare la memoria delle vittime di mafia e di far fiorire la speranza".
"Spetta a voi ragazzi essere attenti e vigili, portatori di un messaggio sano di legalità", ha detto nel suo intervento il sostituto procuratore di Aosta Manlio D'Ambrosi. Alla procura di Aosta non spettano le indagini sulla criminalità organizzata (sono di competenza della procura distrettuale di Torino) "ma vigiliamo sui reati spia, un'attenzione che deve essere presente in tutti noi per evitare che queste condotte possano proliferare".
"Chi pensa di individuare scorciatoie nella macchina amministrativa - ha sottolineato Luca Tonino, presidente del Consiglio comunale di Aosta -deve essere stoppato. La politica deve tenere alta l'attenzione nei confronti di questi fenomeni".
Tra i presenti anche il questore di Aosta, Ivo Morelli.
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