I docenti precari con incarico annuale in Valle d'Aosta possono votare ma - caso unico in Italia - non possono candidarsi alle elezioni delle Rsi delle istituzioni scolastiche del prossimo maggio. Così i sindacati Flc-Cgil, Savt-Ecole e Snals stanno presentando reclami contro le esclusioni decise dalle commissioni elettorali. "La nostra intenzione è di portare la questione sino al comitato regionale dei garanti", ha annunciato ai giornalisti Luigi Bolici (Savt-Ecole). "Un quinto dell'organico regionale di docenti - ha sottolineato Claudio Idone (Flc-Cgil) - è formato da precari".
"Nelle secondarie di primo grado - ha aggiunto Alessandro Celi (Snals) - sono mediamente tra il 26% e il 40%, si va dal 18% della Mont Rose A al 62% di Morgex. In quelle di secondo grado nessuna scuola ne ha meno del 40%. Questa esclusione è una mancanza di rispetto della dignità del lavoratore a tempo determinato, che in base alla direttiva europea 70 del 1999 non deve essere discriminato". In Valle d'Aosta l'accordo del 2016 non prevede la candidabilità dei precari. I tre sindacati accusano la Cisl di essersi sfilata da un nuovo accordo che stava per essere raggiunto in extremis. "Non si capisce perché ha deciso di non recepirlo", dice Celi. L'organismo deputato alle modifiche, il comitato regionale per le relazioni sindacali, è stato ricostituito solo a marzo: poche settimane prima dell'avvio delle procedure (iniziate ad aprile) per le elezioni ma ancora in tempo per modificare l'accordo se ci fosse stato il via libera della Cisl.
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