"Sognava il caldo, il mare e le spiagge del Mediterraneo", ma la vita l'ha portata in una baita sulle Alpi a 1.700 metri di quota, in un borgo sotto il ghiacciaio del Monte Rosa, dove è ambientato "Lontano dalla vetta", il nuovo libro di Caterina Soffici, edito dal Club alpino italiano e da Ponte alle Grazie, nella collana Passi (15 euro).
"Vivere la montagna non è solo conquistare la vetta - si legge nella presentazione - ma anche assaporare tutto quello che c'è intorno. Uno sguardo lontano dagli stereotipi dell'alpinista, ma focalizzato sulla riscoperta della natura. Soffici ha scoperto, grazie alle Terre alte, una nuova filosofia, ispirata dalla vita di tutti i giorni nella sua baita. Un diario di montagna, un racconto in prima persona di una quotidianità fatta di personaggi che sembrano usciti da un libro di favole. Un branco di lupi, un'aquila, gli animali del bosco, e donne che conoscono e tramandano saperi antichi e conoscenze che rischiano di andare persi".
"Si può condurre una vita più semplice e trovare (forse) la felicità nelle piccole cose. Basta poco per cambiare ritmo e vivere come i cittadini hanno dimenticato: camminare, respirare, spaccare la legna, spalare la neve, fare yoga o stare semplicemente seduti su un masso caldo di sole", scrive l'autrice nella quarta di copertina del libro.
Nata a Firenze, Caterina Soffici vive tra Londra e la Valle d'Aosta. Ha un marito, due figli e un cane. Editorialista de La Stampa, tiene corsi di scrittura al Ministry of Stories, il laboratorio di East London per bambini e ragazzi di ambienti svantaggiati.
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