"Chiedere progetti personalizzati per tutti e un cambiamento culturale, affinché tutti abbiano pari diritti: questo è possibile solo se si è insieme, solo così la nostra voce sarà più forte". Questo l'obiettivo principale del "Comitato per l'attuazione della legge 162/98", costituitosi anche in Valle d'Aosta dopo le esperienze di altre regioni italiane e aperto a tutte le persone con disabilità e ai loro familiari.
Il nome deriva dalla legge 162 del 1998 e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che prevedono l'attivazione di azioni, misure e servizi personalizzati. Alla Bccv di Aosta, si è tenuta la presentazione ufficiale.
"Anche per i nostri figli con disabilità - ha spiegato la vicepresidente del Comitato, Sara Battan -, così come per ciascuno di noi, è necessaria una rete di persone e di servizi che condividano uno sguardo. Non sono solo nostri figli, sono fratelli, nipoti, lavoratori, compagni di squadra, compagni di scuola. A ciascuno di noi è chiesto di sostenere questa partecipazione al mondo di tutti: non vuol dire solo fare cose vecchie con parole nuove, ma cambiare paradigma".
L'occasione di costituirsi come comitato anche in Valle d'Aosta, "ci si è posta dopo la consultazione aperta dall'assessorato alla Sanità sulla bozza piano socio sanitario.
Leggendo non abbiamo trovato molto di quello in cui speravamo.
Ci siamo detti: è il momento di saltare il fosso e unire le nostre voci, per portare un'unica domanda alle istituzioni, ma forte e chiara: dateci risposte personalizzate".
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