E' sempre più tortuoso il percorso per arrivare ad un accordo tra le forze autonomiste (Union valdotaine, Alliance valdotaine e Vda Unie) e la Lega Vda, volto a formare una nuova maggioranza in Regione. A rallentare l'operazione, che solo pochi giorni fa sembrava in dirittura d'arrivo, sono i contrasti interni alle due componenti.
La riunione di questa mattina del gruppo dell'Union valdotaine, secondo quanto si è appreso, è stata "turbolenta", con toni accesi: al centro della discussione c'è l'attribuzione dei posti apicali (assessorati) in una nuova Giunta rossonero-verde.
Tensioni anche in Alliance valdotaine, soprattutto dopo le esternazioni del capogruppo Albert Chatrian che ha espresso dubbi sull'operazione. Nella Lega - sempre secondo quanto si è appreso - ci sono frizioni, non tanto sulla divisione dei posti quanto nelle modalità con cui è stata gestita la trattativa, in particolare sulla richiesta di "pari dignità" che non sarebbe stata accolta dagli autonomisti.
La bozza di accordo per una maggioranza a 22 (11 autonomisti e 11 leghisti) prevedeva la conferma del presidente della Regione, Erik Lavevaz, e l'assegnazione della Presidenza del Consiglio Valle ad un altro autonomista, mentre in Giunta gli otto posti sarebbero stati equamente divisi tra le due componenti.
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