Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Davide Paladino ha condannato a quattro mesi di reclusione un quarantenne aostano accusato di aver violato per due volte in tre giorni il divieto di avvicinamento all'ex compagna. Il processo si è svolto con il rito abbreviato, che prevede lo 'sconto' di un terzo della pena. La richiesta del pm Giovanni Roteglia era stata di otto mesi di reclusione.
L'uomo, difeso dall'avvocata Valeria Fadda, era sottoposto al divieto di avvicinamento alla ex compagna a seguito di un procedimento penale per maltrattamenti. Nel pomeriggio di venerdì 20 maggio però l'aveva raggiunta in un bar di Aosta, scatenando in lei - secondo quanto riferito dalla polizia - una crisi di panico. Era quindi scattata una denuncia a piede libero dopo un primo arresto e l'immediata liberazione disposta dalla procura. Domenica 22 maggio il quarantenne era tornato nel bar a cercare la donna, giustificando poi il gesto con la volontà di lamentarsi per la denuncia di due giorni prima. Questa volta la procura aveva avviato gli accertamenti per ottenere un'aggravante - la minorata difesa della donna - che potesse far scattare una misura cautelare (il divieto di dimora ad Aosta a fronte di una richiesta di arresti domiciliari). All'arrivo della polizia, la ex compagna aveva inizialmente preso le parti del quarantenne.
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