La procura di Aosta ha aperto un
fascicolo per omicidio stradale a seguito della morte di Marco
Cattarinussi, di 50 anni, residente ad Aosta e padre di tre
figli. L'indagata è la donna valdostana di 66 anni alla guida
dell'auto contro cui il motociclista si è scontrato.
L'incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di venerdì a
Gignod, lungo la strada statale 27, all'altezza di una stazione
di servizio Esso. L'automobilista stava uscendo dalla piazzola
quando Cattarinussi, che procedeva in direzione Gran San
Bernardo, l'ha centrata venendo sbalzato a terra dalla sua
Aprilia Pegaso 650. Nello scontro ha perso il casco, che è stato
posto sotto sequestro come i due veicoli.
La donna, alla guida di una Citroen Nemo, ha riferito alla
polizia stradale di aver avuto la visuale impedita a causa di un
furgone bianco parcheggiato pochi metri più indietro. Proprio
per questo, ha spiegato, si stava immettendo lentamente sulla
carreggiata. Dalle registrazioni delle telecamere è
effettivamente emersa la presenza del veicolo. Sono in corso
accertamenti per verificare che la visuale dell'automobilista
fosse effettivamente impedita e per risalire al furgone.
Il fascicolo è affidato al pm Giovanni Roteglia, che è in
attesa di una relazione tecnica sull'incidente da parte della
polstrada. Da accertare anche la velocità della moto che, se
superiore al limite, non escluderebbe una eventuale
responsabilità per la mancata precedenza ma potrebbe essere
un'attenuante.
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