Un giovane tecnico informatico valdostano è morto in Thailandia, dove stava trascorrendo un periodo di vacanza. Matteo Roppo, di 35 anni, è stato trovato senza vita domenica 10 luglio nella piscina del resort dove alloggiava, sull'isola di Kho Phangan, nella provincia di Surat Thani.
"Dai primi riscontri dell'autopsia svolta dalle autorità thailandesi non sono emersi traumi. Le cause non sono ancora note con certezza. Probabilmente sono naturali ma occorre attendere l'arrivo del referto medico", spiega all'ANSA la madre, la psicologa Rossella Anna Pivot. "E' stato trovato - spiega - la mattina di domenica 10 luglio, ma già nel pomeriggio del giorno prima i miei messaggi non risultavano letti e alle 18 non si era presentato all'appuntamento che avevamo via Skype".
Figlio del defunto ingegnere Amedeo Roppo, Matteo sarebbe dovuto rientrare ad Aosta a inizio agosto con la sua fidanzata, "una ragazza russa che lavorava a Bangkok. Era molto innamorato". Figlio del defunto ingegnere Amedeo Roppo, il giovane era un amante dei viaggi e aveva lavorato anche in Guadalupa e in Nuova Zelanda. La famiglia attende per questa sera l'arrivo della salma dalla capitale thailandese. Non è ancora possibile stabilire con certezza la data dei funerali, che si svolgeranno in forma privata.
La salma di Matteo Roppo sarà messa a disposizione dell'autorità giudiziaria per un'eventuale autopsia. Lo ha stabilito nei giorni scorsi, con un provvedimento urgente, il pm Giovanni Roteglia della procura di Aosta, dopo che la madre del giovane tecnico informatico si era rivolta ai magistrati in previsione dell'arrivo della salma, attesa la sera del 20 luglio all'aeroporto di Milano Malpensa. Trattandosi di fatti avvenuti all'estero, la competenza è della procura di Roma.
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