"Chiaramente il caro energia inciderà pesantemente. Siamo a costi triplicati rispetto all'ante crisi e non è detto che ad autunno non ci siano ulteriori aumenti". Lo dichiara Danilo Chatrian, presidente di Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari) Valle d'Aosta.
"Inevitabilmente - prosegue - questo avrà ripercussioni sulle tariffe degli skipass, fatto che può portare a un'incognita sulla frequentazione delle nostre ski area. Chi ha una clientela più alto-spendente potrà probabilmente assorbire meglio la situazione mentre le più piccole dovranno stare maggiormente attente all'aumento dei prezzi".
Più in generale "il costo dell'energia è aumentato anche di sei volte rispetto ad agosto 2021", commenta Valeria Ghezzi, presidente di Anef. "A questo punto - prosegue - l'energia che serve per alimentare gli impianti di risalita e i sistemi di innevamento programmato, quando servono, a cui si aggiunge il gasolio utilizzato dai mezzi battipista, rischia di diventare un costo insostenibile. Un costo che andrebbe a minare le sorti di tutta la filiera che vive dell'industria della neve e comprende hotel, ristoranti, trasporti, scuole di sci. La preoccupazione va soprattutto alle tante piccole imprese che operano nel settore e che rischiano di chiudere".
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