L'assessorato alla Sanità, salute e politiche sociali ha siglato con il Comitato regionale dei medici di medicina generale un accordo integrativo regionale per "garantire ai cittadini l'assistenza del medico di assistenza primaria alla luce delle carenze di personale medico che si stanno verificando, in Valle d'Aosta, come nel resto Italia, e che rendono difficoltoso garantire la scelta del medico da parte dei cittadini a seguito i trasferimenti, dimissioni o decesso dei medici ivi operanti".
L'accordo mira a incentivare i medici che già operano in Valle d'Aosta a continuare a lavorarvi, facendo in modo che nuovi professionisti scelgano di venire ad avviare la propria attività, introducendo "riconoscimenti economici negli ambiti di carenza, anche incrementando il massimale di ciascun medico". Un altro obiettivo è "aggiornare le vigenti disposizioni, risalenti ormai al 1997, relative all'identificazione delle zone disagiate e disagiatissime in Valle d'Aosta, al fine di promuovere l'attività più capillare possibile di ambulatori di medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta soprattutto nei comuni montani più difficilmente raggiungibili ed a bassa densità abitativa".
"Questo atto è il primo di una serie di atti che abbiamo in predisposizione ed intendiamo realizzare per un reale potenziamento della sanità territoriale, in linea con gli impegni che mi sono preso personalmente", commenta l'assessore Roberto Alessandro Barmasse.
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