"Oggi ritengo più opportuno, per la stabilità della maggioranza stessa e per salvaguardare la continuità amministrativa della nostra Regione, fare un passo indietro e ritirare la mia disponibilità da presidente incaricato in modo da sollevare anche il mio movimento da ogni ulteriore difficoltà nel confronto con gli altri movimenti e partiti della maggioranza". Così, in una nota all'ANSA, il consigliere regionale Renzo Testolin, indicato a fine ottobre dal comité fédéral dell'Uv come nuovo presidente della Regione.
Ieri gli alleati dell'Uv avevano rifiutato di incontrare la commissione politica del Mouvement puntando il dito contro "la confusione innescata dalle dichiarazioni degli ultimi giorni all'interno dell'Union Valdôtaine", in particolare dopo che Erik Lavevaz ha confermato la propria disponibilità a continuare il proprio mandato.
"Mi auspico - prosegue Testolin - che questa scelta possa agevolare ed accelerare il percorso di ricomposizione della giunta, iniziato, per quanto mi riguarda, dieci giorni fa con il massimo entusiasmo e, come sempre, con la massima serietà ed impegno ma che non pienamente condiviso si è voluto trasformare in una pantomima poco opportuna oltre che poco rispettosa del delicato momento che cittadini ed imprese stanno affrontando".
"Sono certo - conclude Testolin - che il presidente Lavevaz nei prossimi giorni saprà finalmente chiudere il cerchio con un indispensabile completamento dell'esecutivo che possa ridare piena potenzialità all'azione di governo. Personalmente rimango, come sempre, a disposizione del mio movimento e del mio gruppo per lavorare dove e per quello che mi verrà richiesto". Dopo la notizia dell'archiviazione dell'inchiesta Egomnia su un presunto scambio elettorale politico-mafioso alle elezioni regionali del 2018, "senza nulla chiedere il 28 ottobre scorso mi è stata presentata, dal presidente Lavevaz, la proposta di valutare la possibilità di dare la mia disponibilità ad assumere l'incarico di formare un eventuale nuovo governo regionale", scrive Testolin. "Presi alcuni giorni di tempo per 'riassettare' le idee e le emozioni di quei momenti, forte di un ritrovato entusiasmo e di rinnovati stimoli, convinto che questo passaggio potesse rappresentare anche per il mio movimento una occasione di rilancio per una ritrovata serenità dopo i momenti di tempesta che lo stesso movimento aveva ingiustamente vissuto assieme ai suoi uomini, mi sono reso disponibile per ricoprire l'incarico proposto". Quindi il 31 ottobre è arrivato il mandato da parte del Comité fédéral, comunicato ufficialmente agli alleati il 3 novembre. Ma "dopo cinque giorni, alla fine della giornata di ieri 9 novembre, in alcuni casi anche in spregio a decisioni già assunte dai propri direttivi di riferimento, le quattro forze politiche hanno preferito non incontrare la delegazione politica dell'Uv ma affidare i loro desiderata ad un improbabile e istituzionalmente poco corretto comunicato stampa congiunto che tacciava ingiustamente l'Uv di poca chiarezza e di aver creato confusione nel percorso di confronto. La scelta dell'Uv è stata al contrario assunta con chiarezza dall'organo deputato a farlo e con altrettanta chiarezza è stata comunicata agli alleati nel confronto tra le commissioni politiche del 3 novembre". Quindi "a fronte di questi comportamenti e delle perplessità espresse dai gruppi facenti parte della maggioranza, forse, in questa fase, più sensibili e preoccupati da possibili 'rivisitazioni' degli assessorati e delle relative deleghe più che attenti invece alle opportunità di possibile rilancio dell'azione amministrativa nel suo complesso", è arrivata la decisione da parte diTestolin di fare un passo indietro.
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