Le filiere Dop e Igp pesano per
quasi un terzo sul totale del settore agroalimentare della Valle
d'Aosta, come emerge dal 20/o rapporto Ismea-Qualivita. In
termini percentuali, questo rapporto (31%) pone la regione
alpina appena fuori dal podio, al quarto posto, dopo Friuli
Venezia Giulia (63%), Veneto (48%) e Trentino-Alto Adige (33%),
alla pari dell'Emilia-Romagna (31%).
L'impatto economico della 'Dop economy' durante il 2021 è
stato di 52 milioni di euro per la Valle d'Aosta, un valore
assoluto che la pone davanti a Calabria (51 mln), Liguria (38
mln), Basilicata (16 mln) e Molise (6,2 mln).
A livello di macro aree, le regioni del Nord-Ovest con 3,8
miliardi di euro segnano un +10,8%, con il contributo principale
di Piemonte (+15,4%) e Lombardia (+7,2%).
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