Lo scialpinista morto sotto una valanga in Valle d'Aosta verso mezzogiorno è Roberto Agnusdei, di 49 anni, di Torino. In base a quanto ricostruito dai soccorritori, a tradirlo poco sotto la vetta di Punta Chaligne è stato un accumulo di neve ventata.
Il distacco è avvenuto a quota 2.400 metri, mentre procedeva in salita insieme a un amico di qualche anno più giovane, che è stato solo sfiorato dalla slavina. Agnusdei è rimasto sepolto sotto oltre un metro di neve.
Il suo compagno di escursione ha dato l'allarme telefonando a un'altra persona e poi ha iniziato a cercarlo con il dispositivo Artva. Nel frattempo, sono giunti sul posto i soccorritori in elicottero, che hanno individuato il corpo e lo hanno estratto.
Il medico ha tentato di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves, a cui sono affidati gli accertamenti.
La salma di Agnusdei si trova al cimitero di Aosta, per le operazioni medico legali e di riconoscimento. L'amico verrà ascoltato dai finanzieri. Al momento non sono emerse responsabilità di terze persone per l'incidente.
Il pericolo valanghe nella zona oggi è 3-marcato sopra i 2.500 metri di quota e 2-moderato al di sotto. Il bollettino valanghe segnalava che "in molti punti si sono formati accumuli di neve ventata in parte spessi" che "possono distaccarsi già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali".
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