Diventa definitiva la sentenza di assoluzione nei confronti di Marco Sorbara, ex consigliere regionale della Valle d'Aosta, mentre per gli altri quattro imputati nello stesso processo Geenna con rito ordinario sulla 'ndrangheta nella regione alpina - Antonio Raso, Monica Carcea, Nicola Prettico e Alessandro Giachino - si dovrà rifare il processo di secondo grado: la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti annullato le condanne nei loro confronti, disponendo il rinvio a diversa sezione della Corte d'Appello di Torino.
La procura generale della Cassazione aveva chiesto la conferma della sentenza di appello. I giudici torinesi di secondo grado il 19 luglio 2021 avevano assolto “perché il fatto non sussiste” Sorbara dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (in primo grado il tribunale di Aosta lo aveva condannato a dieci anni) e aveva condannato gli altri quattro imputati, infliggendo: dieci anni di reclusione al ristoratore aostano Antonio Raso, otto anni ciascuno all'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e all'ex dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino, tutti accusati di associazione mafiosa, sette anni all’ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea (accusata di concorso esterno in associazione mafiosa). Gli imputati avevano sempre respinto le accuse, anche durante il dibattimento. A impugnare la sentenza di secondo grado erano state le difese dei quattro condannati ma anche la procura generale di Torino, per la parte relativa all’assoluzione di Sorbara e a quella di Antonio Raso dal solo capo di imputazione di scambio elettorale politico-mafioso aggravato con lo stesso Sorbara. Il blitz, con 16 arresti, risale a quattro anni fa, all’alba del 23 gennaio 2019, al termine delle indagini dei carabinieri del Reparto operativo di Aosta e del Ros di Torino iniziate alcuni anni prima e coordinate dalla Dda piemontese. Il 20 aprile prossimo è invece fissata l’udienza in Cassazione per gli imputati che sono stati processati con rito abbreviato. Fino al processo di secondo grado, Geenna era stata la prima inchiesta a sancire con una sentenza l'esistenza di una locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta.
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