Il giorno dopo l'assoluzione definitiva nel processo Geenna, l'Union valdôtaine esprime in una nota "la sua piena solidarietà a Marco Sorbara e alla sua famiglia, per il terribile calvario che hanno dovuto sopportare". All'epoca dell'arresto, nel gennaio 2019, Sorbara era uno dei consiglieri regionali del movimento autonomista.
Secondo l'Uv la sentenza della Cassazione "segna la fine dei dubbi spesso innescati da sentimenti populisti di giustizia che nulla hanno a che fare con il buon lavoro della giustizia, anch'essa vittima di un sistema giudiziario lento e poco razionalizzato. Sentimenti di giustizialismo da cui è stato condizionato lo stesso movimento".
Nella nota l'Uv ripercorre alcune delle principali vicende giudiziarie che recentemente hanno toccato la politica valdostana, "quattro anni durante i quali l'Union valdôtaine è stata sommersa da epiteti e accuse che l'hanno caricata di enormi responsabilità, mettendo in discussione il proprio operato anche sul piano etico". In questo senso "le vicende di Geenna, Egomnia e Corte dei Conti (Casinò di Saint-Vincent) devono diventare di insegnamento per tutti affinché prima di esprimere qualsiasi giudizio, si ricordi che l'articolo 27 della Costituzione Italiana stabilisce che 'L'imputato non è considerato colpevole fino a quando non è condannato definitivamente'. Una garanzia troppo spesso trascurata a favore di processi mediatici che distruggono solo la vita delle persone".
Anche Renaissance valdôtaine in una nota "esprime la massima solidarietà al dott. Marco Sorbara e alla sua famiglia".
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