"Accogliamo con grande soddisfazione
l'inserimento della seconda canna del Traforo del Monte Bianco
nel Piano regionale dei trasporti della Valle d'Aosta. Dal 2022
abbiamo più volte ribadito come le chiusure del principale
collegamento con la Francia per tre mesi nei prossimi anni,
determinino una situazione insostenibile per il tessuto
economico regionale". Così in una nota congiunta i vertici di
Adava, Confindustria Valle d'Aosta, Confindustria Vda sezione
edile, Confcommercio Regione Vda, Cna Vda, Coldiretti Vda,
Confartigianato Vda, Federation del Cooperatives Valdotaines e
Associazione valdostana impianti a fune. Il piano - fa sapere
Confindustria Valle d'Aosta - è già stato trasmesso al ministero
delle Infrastrutture e trasporti e al ministero degli Affari
esteri e della Cooperazione internazionale, oltre che agli
omologhi dicasteri francesi.
"Il raddoppio dell'attuale traforo - dichiara Francesco
Turcato, presidente di Confindustria Valle d'Aosta - è sempre
stata da noi considerata come la soluzione più funzionale per il
futuro di questa infrastruttura, poiché è l'unica che consentirà
di garantire sicurezza nel lungo termine, e continuità di
esercizio nell'immediato. L'attenzione che come Confindustria
Valle d'Aosta, in raccordo con tutte le altre associazioni
datoriali, abbiamo dedicato a questo tema ha coinvolto sin da
subito i nostri vertici nazionali. La presenza dell'attuale
presidente Emanuele Orsini alla nostra" prossima assemblea a
Saint-Vincent "è l'ennesima conferma, che il traforo del Monte
Bianco è un tema nazionale ed europeo, e con questa visione va
risolto, partendo dalle esigenze delle imprese della Valle
d'Aosta".
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