"La Sovraintendenza agli studi
intende proporre, a partire dall'anno scolastico in corso, un
progetto intitolato 'Montagne à l'école', per approfondire la
conoscenza geografica e ambientale del territorio attraverso
attività ludico-motorie e sportive, in diverse stagioni
dell'anno. Il progetto si rivolge ai bambini delle classi
quinte della scuola primaria e, nel 2025-2026, anche a quelli
del primo anno della secondaria di primo grado". Lo ha detto
l'assessore regionale al sistema educativo, Jean-Pierre
Guichardaz, rispondendo in aula ad un'interrogazione di
Rassemblement valdotain.
"L'avvicinamento dei bambini alla montagna - ha aggiunto - è
importante per promuovere un'attività fisica completa, volta a
migliorare anche il benessere psicologico. Un giusto approccio
alla montagna, a partire dai preparativi all'esecuzione
dell'escursione, dallo zaino, all'abbigliamento e
all'attrezzatura, fino ad imparare a rispettare l'ambiente
(flora e fauna), è fondamentale affinché i giovani di oggi
conoscano meglio il mondo che li circonda e possano fruirne in
modo più consapevole". In collaborazione con le guide alpine
"sono stati proposti vari programmi: 'La montagna attorno a
noi', incentrato sulla cultura e sull'escursionismo; 'La
montagna verticale', che riguarda l'arrampicata sportiva;
'Immersione natura' rivolto alla scuola secondaria di primo
grado a partire dall'anno scolastico 2025-2026, incentrato su
cultura e attività outdoor". Il progetto, dal carattere
inclusivo, coinvolge tutti i bambini, anche quelli con
disabilità motorie, grazie all'intervento di guide alpine
specializzate.
Il costo del progetto gruppo classe è di 1.650 euro più Iva.
L'Amministrazione regionale ha stanziato 20.000 euro sul 2025
per la sperimentazione del progetto.
Per Dennis Brunod (Rassemblement valdotain) "è necessario
avvicinarsi correttamente alla montagna attraverso le giuste
pratiche, le iniziative rivolte ai giovani sono centrali perché
consentono un cambio di atteggiamento nei confronti di questo
elemento di primaria importanza per il nostro territorio". "Nel
contempo - ha concluso - ci auguriamo che il progetto
sperimentale non si riveli un'iniziativa fine a sé stessa, ma
che possa trasformarsi in un'attività strutturata di
sensibilizzazione dei giovani su come affrontare la montagna
anche dal punto di vista pratico. Speriamo che negli anni
vengano aumentate le risorse a disposizione al fine di
consentire a un numero sempre maggiore di ragazzi di fruire e di
imparare la montagna, trasmettendo loro anche quel concetto di
auto responsabilità che è essenziale per chi vive questo
ambiente".
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