"Con l'aiuto di tecnici esterni, incaricati dalle nostre strutture si sta procedendo all'elaborazione di un apposito protocollo di gestione del lupo sul territorio regionale, grazie al quale si stanno individuando e determinando i criteri tecnici per la gestione di questo predatore, anche ai sensi della legge regionale 11/2021 e soprattutto alla luce del suo declassamento, previsto nel 2025.
È stato dato mandato agli uffici di lavorare per migliorare la chiarezza dei dati e ottimizzare la comunicazione di questi alla cittadinanza, in un'ottica di sempre maggiore trasparenza".
L'assessore all'Agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, interviene dopo il video di nove lupi che si aggiravano a Pré-Saint-Didier alle cinque di mattina del 28 dicembre scorso.
"La tematica della presenza della specie canis lupus sul territorio regionale - si legge in una nota dell'assessorato - è argomento ben conosciuto dall'ufficio Fauna che affronta le sue numerose sfaccettature per mezzo di azioni specifiche che coinvolgono, in primis, il Corpo forestale della Valle d'Aosta e il corpo di guardia del Parco Naturale del Mont Avic e comprendono, inoltre, una collaborazione con il Parco nazionale del Gran Paradiso. Tali azioni sono mirate a un monitoraggio del lupo sul territorio e prevedono la raccolta di materiale organico, l'esame delle predazioni, le analisi genetiche non invasive su campioni biologici nonché l'utilizzo di video-fototrappole, al fine di acquisire dati sul numero di individui presenti, sulla composizione e la localizzazione dei branchi".
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