La giunta regionale ha preso in esame la deliberazione relativa all'"Approvazione della proposta di modifica del programma regionale Valle d'Aosta Fse+ 2021-2027".
Modifica che comporta, tra l'altro, lo spostamento di una quota parte dell'importo di flessibilità della Priorità I (Occupazione) e dell'intero importo di flessibilità della Priorità II (Istruzione e formazione) a favore della Priorità IV (Occupazione giovanile), lasciando gli altri importi di flessibilità delle altre priorità invariati".
Inoltre: "la
previsione di nuove progettualità emerse dall'analisi dei
fabbisogni, la riconduzione sul Programma di interventi che sono
stati avviati a valere su altre fonti finanziarie ma ammissibili
per il Fse+, e una maggiore attenzione alle tematiche relative
ai giovani e ai servizi in favore delle persone con disabilità".
Ad illustrare la rimodulazione è stato l'assessore regionale
agli affari europei, Luciano Caveri: "Le modiche consentono di
rispondere ai fabbisogni del territorio emersi e di permettere
l'accelerazione della spesa del Programma, anche in vista dei
prossimi target finanziari. Sono previsti aumenti da 7,2 a 8,4
milioni per l'occupazione, da 23 a 28,5 milioni a favore di
giovani che non lavorano e non vanno a scuola, da 5,8 a 6,2
milioni per l'occupazione femminile, e da 7 a 15 milioni per i
servizi socio-educativi e socio-sanitari. Quest'ultimo punto
prevede un'attenzione maggiore in relazione al decremento della
natalità. Il tutto è stato concordato con gli assessori Bertschy
e Marzi".
Inoltre è stata presa in esame la proposta di modifica del
Programma regionale Valle d'Aosta Fesr 2021/2027, "necessaria
per garantire una maggiore efficacia dell'utilizzo dei fondi
comunitari e per rispondere in maniera più puntuale alle sfide
attuali del territorio valdostano". In dettaglio - ha aggiunto
Caveri - "sono stati assegnati 5 milioni per i danni provocati
dall'alluvione che si aggiungono ai 4 milioni per calamità
naturali. Si tratta di un intervento significativo". I due atti
saranno ora trasmessi al Consiglio regionale al Consiglio
permanente degli Enti locali con la richiesta di parere.
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