Tra il 2012 e il 2024 "in Valle d'Aosta, i dati mostrano un quadro particolarmente critico per il commercio al dettaglio, con un calo del 30% nei centri storici e del 24% nelle aree non centrali.
In controtendenza, il settore dell'ospitalità e della ristorazione ha registrato una crescita significativa: +16% nei centri storici e +19% nelle zone periferiche".
Così Graziano Dominidiato, presidente di Fipe
Confcommercio Valle d'Aosta, commentando i dati
dell'Osservatorio sulla demografia delle imprese nelle città
italiane di Confcommercio, di cui è stata presentata oggi la
decima edizione.
Ad Aosta i negozi di commercio al dettaglio sono passati da
474 nel 2012 a 389 nel 2019 (ultimo anno pre Covid) a 343 nel
2024, con un calo del 27,64% in 12 anni. Alberghi, bar e
ristoranti sono passati da 264 nel 2012 a 312 sia nel 2019 sia
nel 2024, con un incremento del 18,18% (sono aumentati in
particolare i ristoranti e le forme di alloggio diverse dagli
alberghi).
"I dati dell'Osservatorio ci mostrano una realtà che richiede
interventi immediati e strategici", commenta Dominidiato. "Se da
un lato la crescita del settore turistico-ricettivo rappresenta
un segnale positivo per la nostra economia regionale, dall'altro
la significativa riduzione delle attività commerciali nei centri
storici richiede un'azione coordinata e decisa. Le proposte del
progetto Cities di Confcommercio rappresentano una base concreta
per invertire questa tendenza e rivitalizzare il tessuto
commerciale valdostano, preservando l'identità dei nostri centri
urbani e sostenendo l'economia di prossimità".
I punti chiave del progetto Cities sono: rigenerazione dello
spazio pubblico e dei quartieri; mobilità e logistica
sostenibili per la città di prossimità; patti locali per la
riapertura dei negozi sfitti; gestione partecipata e collettiva
delle città; politiche per il commercio locale più efficaci
grazie all'uso di tecnologie digitali.
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