Il completamento della
regionalizzazione del personale docente della scuola valdostana:
è questo l'obiettivo indicato dal Consiglio Valle in una
risoluzione del gruppo Uvp e votata da tutte le forze politiche
presenti. La sola astensione è stata di Jean-Pierre Guichardaz
(Pd-Sinistra Vda).
Il testo impegna "il Governo regionale, di concerto con la
quinta Commissione consiliare, in condivisione con le
organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, a
riaprire il tavolo di confronto per definire e completare il
percorso volto a giungere ad una regionalizzazione degli
insegnanti nella scuola valdostana, in un'ottica di
valorizzazione delle professionalità richieste e definendo un
relativo statuto giuridico ed economico adeguato".
"Il recente accordo con lo Stato in base al quale la riforma
nazionale della Buona Scuola non viene applicata tout court in
Valle d'Aosta - ha spiegato Laurent Viérin (Uvp) - ma dà la
possibilità di adattarla e modularla al sistema scolastico
valdostano è stata per noi lo spunto di riaprire la tematica e
per fare una riflessione tutti insieme, tenendo conto che nel
programma di Legislatura del Governo regionale vi è proprio la
regionalizzazione della scuola". Patrizia Morelli (Alpe) ha
sostenuto l'iniziativa auspicando "il coinvolgimento dei
sindacati" e di evitare di cadere nella "ideologizzazione spinta
che ha caratterizzato questo argomento nel tempo".
Motivando la propria astensione, Jean Pierre Guichardaz ha
evidenziato come l'accordo di maggioranza non parli di
regionalizzazione: "La mia sensibilità sarebbe stata quella di
andare nella direzione dell'apertura di un tavolo sulla
regionalizzazione finalizzato a capire se esiste, con le risorse
e le condizioni presenti, la disponibilità a intraprendere un
percorso di questo tipo".
"Accogliamo e sosteniamo questa risoluzione - ha detto
l'assessore all'istruzione e cultura Emily Rini - per due
ragioni fondamentali: l'esercizio del nostro diritto
all'autogoverno e la regionalizzazione intesa come una tutela
per il corpo insegnante". Secondo Rini "il contesto attuale è
molto differente da quello del 2009, e quindi il percorso dovrà
essere forzatamente condiviso con le forze sindacali e con il
mondo della scuola. I tavoli che sono già aperti dovranno quindi
integrare anche queste tematiche". "Regionalizzare non è solo
cambiare etichetta - ha avvertito il presidente della Regione,
Augusto Rollandin - per riuscire bisogna coinvolgere il mondo
della scuola e le rappresentanze sindacali".
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