Con 32 voti a favore e due astensioni il Consiglio Valle ha approvato una proposta di legge che contiene misure urgenti in materia di contenimento dei costi energetici delle famiglie e a favore degli investimenti delle imprese. Il provvedimento stanzia 12 milioni di euro di contributi. le domande per l'accesso agli aiuti dovranno essere presentate entro il 15 novembre. Destinatari della misura sono le imprese (8 milioni) e circa 11.400 nuclei familiari con Isee non superiore a 20.000 euro (4 milioni).
I contributi sono concessi in misura pari al 35% della spesa complessiva ammissibile per singola impresa. Il limite è pari al 45% per gli investimenti finalizzati all'efficientamento energetico o al miglioramento delle condizioni di approvvigionamento idrico. In considerazione delle difficoltà in cui versa il settore dell'agricoltura dovute anche al deficit idrico e alla siccità, per le imprese agricole e i proprietari di alpeggi e mayen il contributo è elevato al 45% a prescindere dalla tipologia e dall'investimento realizzato. Il limite minimo di spesa ammissibile è pari a 5.000 euro e quello massimo a 200.000 euro.
"Quella che stiamo vivendo potremmo definirla come la 'tempesta perfetta' - ha detto Claudio Restano (Misto), relatore di maggioranza - il Covid prima, la guerra in Ucraina, le sanzioni economiche, l'inflazione, il ricatto energetico, gli effetti sempre più catastrofici del cambiamento climatico, rischiano di portare parte della popolazione e delle imprese in vista delle prossime stagioni autunnale e invernale verso scelte che potrebbero rivelarsi molto difficili". "Una misura urgente - ha replicato Luca Distort (Lega Vda) - che arriva in ritardo dopo che la voce inascoltata di una parte dell'opposizione ne proponeva l'applicazione già due mesi fa. Rileviamo alcuni punti deboli, a partire dall'esiguità della disponibilità economica messa in atto. Inoltre non è chiaro se vi sia un meccanismo di assegnazione di merito ai richiedenti. Il provvedimento assomiglia ad un piatto insipido. Ci chiediamo come si possa condividere l'idea che misure così deboli, così carenti di visione e così tardive potessero risolvere i problemi dei valdostani e delle loro imprese".
Secondo il gruppo Lega Vda "la somma che oggi viene prevista - 4 milioni di euro - avrebbe potuto essere utilizzata già a luglio, invece si arriva con grave ritardo, quando le famiglie devono già fare i conti con i rincari delle bollette. Siamo di fronte a una bomba a orologeria che incombe sulle imprese, che stanno combattendo per cercare di sopravvivere, e anche qui le risorse previste sono insufficienti". Per il gruppo Union valdotaine "questo provvedimento si aggiunge ad altre iniziative già adottate negli ultimi due anni in numerosi settori che hanno avuto ricadute positive sul territorio: il futuro deve puntare sugli investimenti a supporto del tessuto produttivo, il quale a sua volta, crea benefit per l'intera comunità, facendo da traino a tutto il tessuto socio-economico che deve crescere". "Il disegno di legge ha avuto il sostegno della Chambre valdôtaine - ha osservato il gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico - la quale ha evidenziato la necessità di intervenire urgentemente per compensare il rincaro delle materie prime, soprattutto energetiche: la scelta di intervenire non è quindi rinviabile al fine di liquidare entro fine anno i contributi straordinari". "Spiace che si minimizzi la portata di questo provvedimento - ha aggiunto il gruppo Alliance valdotaine - perché 12 milioni di euro di risorse pubbliche sono importanti e potranno risolvere molte situazioni di criticità. Il tetto Isee fissato a 20.000 euro è frutto di una precisa volontà politica ed è superiore alla soglia prevista dallo Stato nelle misure varate nei giorni scorsi. Inoltre, vi è l'impegno della Giunta a reperire nuove risorse per implementare l'aiuto con il fine di non lasciare indietro nessuno". "Il Governo - ha osservato il gruppo Stella Alpina - è stato coerente con quanto annunciato durante la legge di assestamento del 28 luglio 2022 che aveva stanziato i 12 milioni che sostengono questo provvedimento. Queste risorse derivano infatti dalle maggiori entrate, pari a 78 milioni di euro, messe in disponibilità da Cva a sostegno di alcune voci del triennio 2022-2024 dell'attuale bilancio, tra le quali le maggiori spese impreviste delle opere pubbliche, la mobilità sanitaria passiva, gli interventi a favore degli invalidi civili piuttosto che la Coppa del Mondo a Cervinia". Per il gruppo Forza Italia "le soluzioni proposte nel disegno di legge sono ben lontane dal tranquillizzare la popolazione e le imprese: le risorse sono esigue e arrivano in ritardo rispetto alle esigenze rappresentate dai valdostani. Inoltre, non si dispone di una banca dati che consenta di capire quali saranno gli effetti concreti della ripartizione delle risorse sulle tre fasce di Isee". Nel ricordare "l'aumento importante della povertà in Valle d'Aosta", il gruppo Progetto civico progressista ha evidenziato "l'urgenza e la poca incisività della misura, sono previsti solo 4 milioni per le famiglie, rispetto ai 7 milioni del bon chauffage; il contributo erogato, 300/400 euro per le fasce più deboli, non cambierà la situazione e le modalità di presentazione delle domande con click day e su piattaforma informatica, penalizzeranno principalmente gli anziani e le persone con difficoltà". Infine Pour l'Autonomie ha dichiarato che "questo disegno di legge non guarda al futuro, non dà risposte né certezze a chi se le aspetta e avrà delle conseguenze negative sulla comunità". L'assessore regionale allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha parlato di "fase sociale molto delicata in cui bisogna dare delle certezze a chi è in difficoltà, con le risorse che ci sono a disposizione nel bilancio". "Il Governo ha dimostrato di lavorare in collaborazione e solidarietà con il mondo economico e attraverso la Chambre - ha aggiunto - si è cercato di trovare una soluzione su di un provvedimento che non risolverà i problemi ma che, in una fase di transizione, potrà essere di aiuto con due obiettivi: sostenere maggiormente le famiglie a complemento delle misure nazionali; e supportare le imprese in questo momento di difficoltà, in parallelo con tutte le altre leggi regionali che sostengono il mondo imprenditoriale". Infine il presidente della Regione, Erik Lavevaz: "La politica ha il dovere di trovare delle soluzioni e delle mediazioni: il Governo, con questo provvedimento, lo ha fatto, confrontandosi con le parti sociali e le associazioni di categoria e, pur nei limiti delle disponibilità finanziarie, ha cercato di dare risposte, ampliando peraltro la platea dei beneficiari rispetto alle misure nazionali".
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