"Capisco chi non è d'accordo sulla scelta fatta da questa maggioranza. Noi siamo convinti della scelta di campo autonomista e progressista sostenuta dai movimenti anche se in tutte le altre Regioni dell'Arco alpino e del Nord governa la destra. Vogliamo andare avanti e riprendere il cammino assunto dai nostri movimenti. Ci siamo collocati in maniera chiara con la volontà di fare politica e ci siamo espressi con chiarezza, indicando una scelta di campo precisa e il progetto che prevede la ricomposizione dell'area autonomista.
È un percorso difficile, ardito e l'obiettivo di dare centralità a un partito pluralista e autonomista può dare fastidio sul piano politico". Lo ha detto Albert Chatrian, capogruppo di Alliance valdotaine-VdaUnie, intervenendo durante il dibattito sull'elezione del presidente della Regione e della nuova Giunta.
"L'esito della votazione di venerdì scorso - ha aggiunto - è stato sicuramente un piccolo shock, è innegabile. Nel momento in cui la soluzione alla crisi sembrava trovata, c'è stato un attimo di black-out a cui hanno fatto seguito reazioni diverse.
Ma come si fa nei black-out, siamo andati a ricercare le origini del guasto. Venerdì scorso qualcosa non ha funzionato e così abbiamo riunito tutti i 19 componenti per cercare di capire e superare rapidamente l'empasse. La politica è affascinante ma a volte anche un po' perversa. Venerdì non è stata scritta una bella pagina e anche se le responsabilità di certi atti sono personali, la politica coinvolge tutti" .
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