Il Consiglio Valle ha approvato il rendiconto consolidato dell'esercizio finanziario 2022 (20 voti a favore e 15 astensioni) e il primo assestamento del bilancio di previsione 2023 della Regione autonoma Valle d'Aosta (19 voti a favore e 16 astensioni). Le entrate sono state pari a 1.622 milioni di euro, mentre le spese sono state di 1.294 milioni.
L'avanzo di amministrazione disponibile al 31 dicembre 2022 risulta essere di 242 milioni e 132.000 euro: di questo avanzo, 172,4 milioni vengono utilizzati immediatamente attraverso il primo provvedimento di assestamento del bilancio.
In dettaglio con tali fondi sono incrementati di 60 milioni di euro gli stanziamenti per la realizzazione del complesso ospedaliero Umberto Parini; viene rifinanziato per 14,5 milioni di euro il contributo straordinario a sostegno degli investimenti previsto dalla legge 21/2022 per favorire la ripresa delle attività economiche e produttive nel contesto di incremento dei prezzi dell'energia e delle materie prime; è previsto un finanziamento di 35 milioni di euro a favore del fondo di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia con particolare riguardo ai mutui per la prima casa, previsti dalla legge 3/2013 in materia di politiche abitative; sono stanziati 13,5 milioni di euro per il finanziamento del settore degli impianti a fune; infine, si autorizza Finaosta a procedere all'estinzione anticipata dei mutui già contratti con la Cassa depositi e prestiti ai sensi della legge finanziaria 2010-2013, destinando 49,3 milioni di euro.
"Questa prima manovra di assestamento contiene gli interventi considerati urgenti" ha commentato Antonino Malacrinò (Fp-Pd), relatore di maggioranza. In merito all'ospedale Parini "si autorizza un incremento di 60 milioni di euro per il finanziamento dell'ampliamento del complesso ospedaliero Umberto Parini: la maggiore spesa è dovuta all'aumento del costo della vita e all'adeguamento dei prezziari per la realizzazione delle opere pubbliche, anche per effetto del rialzo dei costi delle materie prime registrati nel 2022, agli incrementi delle spese tecniche di progettazione e direzione lavori, proporzionali all'aumento dei costi dell'opera e della complessità progettuale, alla copertura dei costi per l'acquisto degli arredi necessari e dei costi dei trasferimenti dal Mauriziano al corpo K".
Per Stefano Aggravi (Lega Vda), "il tempo passa, importanti documenti di programmazione si sedimentano nel tempo e in Commissione, i prezzi aumentano e così anche gli stanziamenti necessari: forse la gestione e gli effetti della pandemia avrebbero dovuto aiutarci a capire che occorreva cambiare strategia e scelte, ma così non è stato e di quello che oggi è un costoso cantiere, con annesso scavo archeologico, restano tutte le incertezze che lo contraddistinguono ormai da anni".
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