Il Consiglio Valle ha approvato
all'unanimità un testo di legge che contiene disposizioni per la
promozione e lo sviluppo dell'autoconsumo diffuso. L'iniziativa
legislativa è frutto del coordinamento tra un disegno di legge
della Giunta presentato il 14 luglio 2022 e una proposta di
legge del gruppo Progetto Civico Progressista depositata il 1/o
marzo 2023.
In particolare, l'intervento normativo promuove
l'organizzazione di iniziative che, gradualmente, consentano la
nascita e lo sviluppo delle configurazioni per l'autoconsumo
diffuso sul territorio, con l'obiettivo di incrementare
l'autonomia energetica della regione, di perseguire la
transizione energetica del proprio sistema socio-economico,
nonché di contrastare la povertà energetica.
Contestualmente, l'Assemblea ha approvato un ordine del
giorno collegato al disegno di legge, depositato dai gruppi di
minoranza così come emendato in accordo con l'Assessore allo
sviluppo economico, che impegna il Governo regionale a valutare,
da qui alla predisposizione del bilancio, la possibilità
dell'accesso alle misure di per il finanziamento delle spese per
la predisposizione di studi di prefattibilità anche solo in
parte per le imprese.
"Il tema delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) è di
grande interesse a livello europeo, nazionale e regionale - ha
ricordato il consigliere Roberto Rosaire (Uv) -. Le Cer, che
rappresentano un importante passo avanti nella transizione
energetica, permettono a gruppi di persone, piccole e medie
imprese e amministrazioni locali di unirsi per produrre,
condividere e scambiare energia elettrica da fonti rinnovabili.
Questa legge va a dare risposte concrete a molti valdostani che
hanno già sposato la filosofia delle Cer: ad oggi, nella nostra
regione, si sono costituite 10 comunità energetiche. Questi
soggetti, che hanno scelto di investire nel futuro energetico
sostenibile, attendevano un quadro normativo chiaro e definitivo
che fornisse loro strumenti concreti per rendere operative le
comunità, facilitando la realizzazione degli impianti e delle
relative infrastrutture. In questo modo, non solo sosteniamo
l'autonomia energetica locale, ma contribuiamo anche a costruire
un futuro green per tutta la comunità valdostana. Attraverso
questa proposta, la Regione prevede la concessione di
contributi, fino a un massimo di 50mila euro, agli enti locali e
loro forme associative per studi preliminari, progettazione e
costituzione delle Cer; inoltre, sono concessi contributi ai
gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono
collettivamente (come consorzi e cooperative), per la
realizzazione di impianti ubicati in comuni del territorio con
popolazione superiore a 5.000 abitanti fino al 40% dei costi
ammissibili. Alla Regione spetta un compito di coordinamento e
di monitoraggio attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico
permanente sulle Cer. Un provvedimento importante in attuazione
del Piano energetico ambientale regionale e che si inserisce
nella Roadmap per una società 'fossil fuel free' al 2040".
"Nella convinzione che ci troviamo di fronte ad una
importante innovazione in un'ottica di approccio alle politiche
energetiche di tipo partecipativo - ha specificato la
consigliera Chiara Minelli (Pcp) -, in questi due anni abbiamo
presentato varie e insistite iniziative, alcune delle quali - ne
siamo persuase - hanno fattivamente contribuito anche alla
costruzione del nuovo testo legislativo, che si inserisce nel
quadro degli obiettivi eurounitari, statali e regionali di
riduzione dei consumi da fonte fossile e di sviluppo delle fonti
rinnovabili. Il dato più rilevante e positivo della legge è che
con essa si estende il contributo del 40% per gli impianti delle
configurazioni di autoconsumo anche al territorio di Aosta,
mentre il Pnrr lo riservava ai Comuni con meno di 5.000
abitanti. A nostro avviso è importante anche l'individuazione di
un tavolo tecnico permanente, con una funzione di sostegno e
promozione allo sviluppo delle Cer, come da noi proposto, e non
solo con una mera funzione di monitoraggio. A fianco del
progetto di legge c'è poi il bando per l'utilizzo dei fondi
Fesr, di cui sarà necessario comprendere appieno le
caratteristiche. Nel complesso riteniamo che il nuovo testo
predisposto sia da valutare positivamente, benché permangano a
nostro avviso varie criticità, quali il ritardo nella
elaborazione di un 'modello Cer' per la Valle d'Aosta, il ruolo
della Regione, la definizione precisa del rapporto con i Comuni,
il coinvolgimento delle parrocchie, il ruolo e il rapporto con
Cva".
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