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Nel 2023 spesi 10,3 milioni per materiale sanitario in Vda

Nel 2023 spesi 10,3 milioni per materiale sanitario in Vda

Sammaritani, migliorare i controlli post-acquisto

AOSTA, 07 novembre 2024, 10:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nel periodo 2019-2023 la spesa media per l'acquisto di materiale sanitario di consumo è stata di circa 8 milioni e 900.000 euro (8,3 milioni nel 2019; 8,9 milioni nel 2020; 8,4 milioni nel 2021; 8,7 milioni nel 2022; 10,3 milioni nel 2023). Le procedure di acquisto sono disciplinate dal Codice dei contratti e dai Dpcm 24 dicembre 2025 e 11 luglio 2018 che individuano e integrano le categorie merceologiche di beni e di servizi per le quali gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti a ricorrere a Consip o alle centrali uniche di committenza. Quindi l'Ausl utilizza procedure codificate di acquisto che interessano trasversalmente tutte le Strutture amministrative e sanitarie". Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi, rispondendo in aula ad un'interrogazione della Lega Vda sulla verifica post acquisto della qualità dei dispositivi medici.
    "Ogni situazione di discrepanza tra la qualità del bene acquistato e quello ricevuto - ha aggiunto - viene segnalata alla struttura acquirente. Questo determina l'attivazione di un confronto tra la struttura acquirente e la ditta fornitrice finalizzato alla risoluzione dell'eventuale non conformità del prodotto. Questa fase può determinare, in alcuni casi, anche una sostituzione del prodotto non rispondente alle aspettative con un altro prodotto e, se necessario e previsto dalla normativa contrattuale, anche la sostituzione con un prodotto di un altro fornitore". La replica di Paolo Sammaritani (Lega Vda): "Gli acquisti in ambito sanitario rappresentano un tema articolato che comporta una spesa davvero rilevante per la comunità. Il problema sostanziale è quello del controllo post acquisto che dovrebbe rilevare le eventuali criticità e non ci pare che ci sia un'interazione così immediata come quella descritta dall'Assessore. Non credo che sia così facile interfacciarsi con le ditte fornitrici se, ad esempio, sono di Taiwan, così come è successo in alcuni casi e i prodotti forniti non erano proprio della qualità promessa".
   

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